Come risparmiare in azienda: trucchi e consigli utili per PMI
La questione del risparmio e dell’ottimizzazione dei costi in azienda inizia sempre dagli investimenti. Perché è questo il punto, il nodo da sciogliere: per riuscire ad avere più budget da destinare ad altre attività, come il marketing o l’assunzione di talenti e personale qualificato, l’impresa deve puntare su una riorganizzazione degli assetti. Non sempre si inizia un’operazione del genere quando c’è la necessità di operare decisioni drastiche, se non dolore, anzi. Le aziende di oggi guardano al futuro, non solo dei processi produttivi, ma anche dell’ambiente. Scopriamo di più a riguardo.
Politica di riduzione dei costi aziendali: da dove iniziare?
Le aree sulle quali intervenire sono molteplici. Per migliorare i processi organizzativi aziendali, il consiglio che diamo è di concentrarsi sulle attuali tecnologie, validi punti di riferimento per ottenere dei benefici effettivi. Poniamo il caso degli impianti termoidraulici industriali: nell’ambito degli impianti meccanici, l’azienda sa che l’innovazione è la soluzione migliore, e richiede un investimento iniziale a fronte dei benefici futuri, tra cui il risparmio.
Nel momento in cui c’è la necessità di intervenire sulla gestione idrica di supporto alle linee di produzione, sui sistemi di climatizzazione, o ancora sui sistemi ad aria compressa e agli impianti di ventilazione, la soluzione migliore è rivolgersi a un’azienda seria che realizza impianti di qualità, che non presentano unicamente un ottimo funzionamento, bensì con un’attenzione verso l’abbattimento dei consumi, dei costi di esercizio e un sostegno concreto al pianeta.
Il primo step? Calcolare i costi
Lo spreco di risorse è un problema che tocca tutte le imprese. Un problema che grava non solo sul pianeta, ma anche sulla resa stessa dell’azienda. Per strutturare una politica anti spreco, c’è la necessità di intervenire come segue:
- Calcolare i costi fissi, variabili, diretti, indiretti, di gestione;
- Considerare le aree di intervento, tra cui burocrazia, spedizioni, marketing, forniture energetiche e idriche, stato degli impianti.
Questa è una delle fasi più importanti, dove c’è il bisogno di ricevere il sostegno dei collaboratori, perché spesso individuare le spese eccessive non è così semplice. Basti pensare ai costi fissi: rappresentano spesso una larga fetta del problema, poiché non dipendono dalla produzione, bensì da altri aspetti (ad es. camere d’affitto, abbonamenti, licenze). I costi variabili, sebbene siano meno prevedibili, talvolta sono più misurati.
Politiche anti spreco in azienda: il tema della sostenibilità ambientale
Abbiamo menzionato prima uno dei problemi più diffusi, che è relativo allo spreco. Ed è qui che ci allacciamo a un altro discorso essenziale, non solo per le PMI, ma anche per le grandi aziende. Con sostenibilità aziendale, si intende un insieme di comportamenti che l’impresa sceglie di mettere in campo per il benessere di tutti, quindi del pianeta e delle persone. Si agisce in modo consapevole e responsabile, valutando la politica anti spreco partendo dalla qualità degli impianti.
Il concetto di sostenibilità si applica sul lungo termine. Quindi, torniamo agli investimenti che abbiamo menzionato a inizio articolo: il risparmio per l’azienda è una questione delicata, ma essenziale, e che non riguarda affatto unicamente le spese. A rendere un’azienda sostenibile, oltre al piano e ai processi produttivi, troviamo alcune certificazioni, che sono nazionali e internazionali.
I consigli per iniziare a risparmiare in azienda
Dalla gestione del tempo all’organizzazione degli spazi, oltre agli investimenti tecnologici e negli impianti, sono molteplici gli step da compiere. Come una corretta gestione del tempo: spesso i dipendenti compiono azioni ripetitive e noiose che possono essere affidate alla macchina, quindi automatizzate. Ci sono software gestionali pensati per ogni esigenza e che fanno risparmiare il bene più prezioso, che non è il soldo, ma il tempo.
A volte anche la strategia di marketing risulta particolarmente esosa, soprattutto a fronte di un ROI piuttosto basso. Le campagne pubblicitarie fanno bene, ma spesso marketing e comunicazione non vengono gestiti nel modo migliore. Talvolta si rendono necessari dei piccoli aggiustamenti, e non c’è sempre la necessità di annullare ogni operazione.
Infine, anche rivedere gli spazi e i luoghi di lavoro non è affatto male: valutare il lavoro da remoto per alcuni dipendenti che possono svolgere le proprie attività e i propri compiti al PC può essere un’idea per trasferire l’operatività e rinunciare ai locali extra. Con un ritorno economico non propriamente basso, da destinare, come anticipato, ad altre attività più remunerative.